
#UnaRecensionealVolo
Buongiorno miei cari lettori!
Tra l’ombra lieta sotto un ombrellone da spiaggia e i sassolini scottanti sotto i nostri piedi o un posticino al fresco all’ombra di un’accogliente quercia, il tempo ci dona se stesso per le nostra care e innovative letture estive.
Oggi vi parlerò di una lettura che mi ha dolcemente accompagnata tra i primi giorni soleggiati di giugno e di luglio, tra i mille impegni e pensieri.
La lettura di cui parlerò oggi è FLUUM di Giulia Birocci, un’autrice che ha ritrovato nella scrittura una valida possibilità di distrazione dalla realtà impegnativa di tutti i giorni, fatta di numeri e cifre.
FLUUM è una lettura che mi ha piacevolmente coinvolta, riportandomi tra le sensibilità adolescenziali ed emotive tipiche delle prime fasi di crescita personale e psicologica. Il racconto di Anna, una giovane ragazza vestita di una bellezza fuori dal comune e da una forza ulteriormente distintiva, mi ha riportato ai tratti tipici di romanzi di grande fama in tema di racconti di formazione, genere fantascientifico e sci-fi.
Ho ritrovato nella figura di Anna, una ragazza maturata in donna, innamorata e coraggiosa, valorosa e ribelle. Una figura femminile autonoma e camaleontica, capace di immergersi con grande maestria tra le personalità maschili e distintive del campus di combattimento di appartenenza.
Una donna che non teme perdersi ed assecondare i favori della sua bellezza, piuttosto di una donna che sceglie con forza d’animo di combattere e sporcarsi le mani con la stessa tenacia e valorosità di un uomo.

“Così non pensai e in poche semplici, avventate mosse aprii il portellone e mi buttai. Sentii la voce di Lucas urlare il mio nome.
Ormai avevo deciso.”
La maturazione di Anna passa anche attraverso la consapevolezza della potenza che assumono i suoi valori, la sua morale, i suoi principi di amore e di amicizia sul campo di battaglia. Un flusso di consapevolezza scorre incessante tra le sue vene e la coinvolge in un circolo virtuoso di sincerità, apertura mentale, abilissima sensibilità, fama di vita e di tenerezza.
La gradevolezza e la piacevolezza dei personaggi non è mai eccessiva, ma adatta al contesto di formazione attraverso cui i personaggi acquisiscono nuova forma, speranza e fiducia.

“Sai, Anna, nel momento in cui entriamo nella testa di un altro essere umano viviamo le sue paure, le sue gioie, i suoi ricordi. Quando però il legame si crea con un robot ciò che vediamo sono le nostre paure. Ciò che viene riflesso è la parte più spaventosa del nostro inconscio.”
Amore ed Amicizia sono i due lacci che legano i personaggi nelle battaglie contro robot sterminatori, robot di difesa ed attacco informatico e umanoidi incoscienti. La diversità nella forza dell’uomo ritrova il suo spazio, la sua unicità e preziosità come se i tasselli mancanti del puzzle, per rendere la realtà più viva, confortevole e squisita, siano sempre e solo stati due:
le emozioni e l’umanità, tratti così rari e pregiati da preservare come una preziosa scheggia di diamante.
La Coffeer_